I ragazzi di Ultima Generazione si sono seduti nella carreggiata per fermare le auto all’altezza di Fiano Romano.
Negli ultimi mesi hanno fatto scalpore le proteste di Ultima Generazione, gruppo di attivisti che sta cercando di lottare per porre l’attenzione sul cambiamento climatico. Ragazzi e ragazze si sono seduti oggi sulla carreggiata dell’autostrada A1 per fermare il traffico ed esporre alcuni striscioni.
All’altezza del chilometro 525, nella parte di strada che conduce verso Roma e nel territorio di Fiano Romano, nove persone hanno occupato le corsie impedendo agli automobilisti di proseguire. Gli attivisti si sono presentati sull’A1 alle 9 di questa mattina, esponendo uno striscione con scritto “Stop carbon fossile“.
“In Italia i lavoratori muoiono durante l’orario di servizio”
“Nel nostro Paese – commenta Ultima Generazione – si stanno susseguendo le temperature più alte mai registrate (con conseguente black-out per scioglimento dei cavi elettrici a Catania e Roma). E mentre il Governo e le opposizioni polemizzano sul salario minimo, in Italia i lavoratori muoiono durante l’orario di servizio a causa delle ondate di calore nelle Marche, nel Bresciano, a Lodi, a Firenze“.
“Assistiamo inoltre – concludono gli attivisti – a fenomeni estremi senza precedenti. Ieri una donna è morta schiacciata sotto il peso di un albero caduto per il forte vento. Siamo in strada con i nostri corpi, a fare disobbedienza civile nonviolenta”.
La rabbia degli automobilisti
Il blocco del traffico ha fatto letteralmente infuriare gli automobilisti che questa mattina stavano percorrendo l’A1, portandoli ad uscire dalle proprie vetture e ad inveire con pesanti insulti contro gli attivisti. Il tratto autostradale, inoltre, è stato chiuso temporaneamente per permettere alle forze dell’ordine di intervenire e sbloccare la situazione.
I poliziotti, giunti sul posto, hanno fatto ripartire il traffico nel giro di mezz’ora trascinando via i ragazzi di Ultima Generazione ed ammanettandoli a bordo strada. Tutti e nove gli attivisti presenti sull’A1 sono stati potati negli uffici di polizia per l’identificazione.